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In Ucraina oggi continuiamo a occuparci dei bambini rimasti nel Paese, portando loro farmaci, cure, supporto psicologico e dando alle famiglie la possibilità di stare sempre insieme. In Polonia siamo presenti sul confine per garantire supporto emotivo e accoglienza ai profughi in fuga dalla guerra. In Italia ci prendiamo cura dei bambini che abbiamo evacuato allo scoppio della guerra, insieme alle loro famiglie.

I TRE PAESI DI INTERVENTO

I BAMBINI UCRAINI HANNO ANCORA BISOGNO DI TE

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LE TESTIMONIANZE

“Ho visto che non sono solo i palazzi che cadono ma sono corpi dilaniati, sono bambini amputati che hanno dovuto fare ottocento chilometri in treno, in pullman e a piedi. Uno dei bambini che ho incontrato in Polonia aveva fatto un delicato intervento chirurgico due giorni prima, aveva 40 centimetri di taglio sul corpo. Ma è stato costretto ad uscire dall’Ospedale perché altrimenti avrebbe rischiato di morire sotto le bombe.
La guerra non permette ai bambini malati di cancro di curarsi come dovrebbero: negli ospedali ucraini i bambini sono costretti a fare su e giù per le scale dal reparto di oncologia ai bunker, sono impauriti, stanchi e oltretutto lì non c’è corrente per le flebo e questo mette a rischio le loro terapie salva vita”. Damiano Rizzi – presidente Soleterre Onlus.

“Ora qui al San Matteo di Pavia ci sentiamo finalmente al sicuro. Siamo rimasti nel bunker dell’ospedale di Kiev per giorni e ogni volta che sentivamo le sirene antiaereo sussultavamo. C’erano tante persone, tanti altri bambini malati come il mio piccolo Sasha. Quando suonavano le sirene subito prepaarvamo i bambini per portarli al sicuro nei rifugi: alcuni venivano portati in braccio perché troppo deboli, altri invece erano stati già trasferiti nel bunker perché in condizioni estremamente delicate per essere spostati su e giù per le scale. Mi sono messa in viaggio verso la Polonia nonostante la paura delle bombe e l’angoscia nel dover lasciare familiari e amici per poter dare una speranza di vita e le cure migliori al mio bambino. Adesso vogliamo tornare ad avere dei sogni per il futuro.

RASSEGNA STAMPA

NB: A tutela delle reali identità dei bambini le immagini e alcuni riferimenti sono stati cambiati. I genitori, nella speranza che sia di utilità sociale, hanno acconsentito all’utilizzo delle immagini.
Photo: Fabio Bucciarelli, Ugo Panella, Emiliano Albensi, archivio Soleterre.