Salute è giustizia sociale
Soleterre è impegnata fin dalla sua nascita in progetti e interventi in difesa del diritto alla salute. Un diritto troppo spesso ancora negato o interpretato in maniera restrittiva. Come indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità fin dal 1948, la salute è “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità”.
Difendere e promuovere il diritto alla salute per tutti non può quindi voler dire limitarsi a fornire medicinali e strumentazioni, cosa importante ma non sufficiente. Bisogna muoversi in maniera più ampia, promuovendo equità, sviluppo eco-sostenibile, accoglienza e partecipazione. La salute è infatti intrinsecamente legata ad aspetti sociali, economici e politici ed è, in primo luogo, un diritto umano fondamentale.
È necessario ribadire con forza che la salute, in quanto diritto, non può e non deve diventare un bene di consumo, così come l’accesso alle cure non deve essere un privilegio di chi può permetterselo.
La copertura sanitaria universale è un passo fondamentale e irrinunciabile affinché i sistemi sanitari siano un punto di partenza e non di arrivo, per porre fine ai livelli paradossali di diseguaglianza che si riscontrano sia tra nazioni diverse che all’interno di esse.
Su questa premessa si basano tutti gli interventi di Soleterre per la tutela del diritto alla Salute e anche il Programma Internazionale per l’Oncologia Pediatrica. E’ infatti inaccettabile che, a seconda di dove è nato, le possibilità di sopravvivenza di un bambino affetto da tumore dal 70% dei Paesi più sviluppati crollino al 10% dei Paesi africani più poveri. E che anche in Italia il livello di cure e assistenza per questi bambini non sia omogeneo ma vari da regione a regione, da struttura a struttura.
Garantire a tutti i bambini ovunque si trovino le migliori cure e le stesse possibilità di guarire: per questo lavoriamo ogni giorno. Perché salute è giustizia sociale.
Damiano Rizzi, Presidente Soleterre