Nonostante la pandemia e il conflitto in Ucraina, non potevamo lasciare che questo importante anniversario passasse in sordina.
Abbiamo così deciso di organizzare Venti di Pace, un evento di due giorni che non fosse soltanto una festa per noi, ma un momento per ritrovarvi, fare il punto della situazione sui nostri progetti e condividere insieme a voi tutto quello che abbiamo ancora davanti.
Talk, workshop, arte, musica con un focus importante sulla Pace sono stati gli appuntamenti che ci hanno visti protagonisti insieme a voi. Nel weekend del 15 e del 16 ottobre, all’Abbazia di Mirasole, dove abbiamo la nostra sede principale, abbiamo ospitato giornalisti; operatori umanitari e nostri partner nei vari Paesi; fotoreporter, artisti, come Natasha Stefanenko e Vauro, che ci hanno accompagnato in questi 20 anni di lavoro e ci hanno da sempre aiutati a raccontarci ognuno con il proprio linguaggio o arte.
I momenti di confronto sono stati moltissimi: per raccontarci dell’Ucraina abbiamo avuto modo di invitare la nostra carissima amica e collega Natalia Onipko, presidente della Fondazione Zaporuka, ma anche il primario dell’Oncologia pediatrica di Lviv, Roman Kyzima. Insieme ai giornalisti di Altreconomia, di Piazzapulita, di Micromega e del TG1 ci hanno raccontato le storie di chi il conflitto ucraino lo vive quotidianamente sulla propria pelle…
Erano presenti anche i nostri Psicologi che ci hanno aperto una finestra interessante sul loro lavoro con i bambini e gli adolescenti, raccontandoci dei luoghi – anche social, come TikTok, in cui si rifugiano gli adolescenti per parlare della loro salute mentale. Un tema questo che ci ha visti protagonisti sempre di più in questi anni di pandemia.
Alcune immagini da Venti di Pace
E abbiamo anche parlato di giustizia sociale nella Salute, riportando dati alla mano la diseguaglianza nelle cure che ancora oggi esiste tra il “nord” e il “sud” del mondo, ma anche dell’Italia, insieme alla Fondazione Rosa Pristina, il dott. Valerio Cecinati, primario del reparto di Oncologia pediatrica di Taranto, e numerosi amici giornalisti de La7.
Oltre a tutti questi ospiti, ci ha scaldato il cuore rivedere tutti i colleghi e gli amici che hanno reso possibile la nascita e la crescita di Soleterre: amici che non ci hanno mai lasciati soli in questo cammino.
Venti di pace non è stata solo una festa: rimarrà infatti un appuntamento annuale per riflettere insieme sui nostri temi fondanti come il diritto alla salute, la giustizia sociale, la salute mentale, l’accesso alle cure, la lotta alle disuguaglianze.
Vi aspettiamo quindi nel 2023: avremo raggiunto insieme e grazie a voi ancora più traguardi e superato nuove sfide.
Di questo siamo certi più che certi!
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