Fondazione Soleterre
compie oggi 18 anni di attività psicologica e medica in prima linea
Oggi la prima riunione del Comitato Etico Scientifico Internazionale (IESC)
composto da psicologi e medici oncologi di 5 Paesi
per la cura e la ricerca sul cancro infantile nel mondo
COMUNICATO STAMPA
Milano, 20 ottobre 2020 – Questo compleanno di “raggiunta maggiore età” non rappresenta per Fondazione Soleterre un punto d’arrivo, ma uno stimolo per una rinnovata partenza.
Proprio oggi si è riunito per la prima volta il Comitato Etico Scientifico Internazionale (IESC) di cui Fondazione Soleterre si è fatta promotrice, una comunità scientifica permanente composta da psicologi e medici oncologi delle principali strutture ospedaliere in cui la Fondazione interviene in Italia e nel mondo. Quello dello IESC vuole essere un approccio metodologico multidisciplinare che unisce psicologi e medici nella cura del cancro infantile.
I membri dello IESC hanno firmato un Manifesto attraverso il quale si impegnano ad affrontare insieme alcune sfide globali inerenti l’oncologia pediatrica:
1. Equità nella conoscenza ossia rendere la formazione e l’aggiornamento medico condiviso tra Nord e Sud del mondo, adattando la pratica clinica alle condizioni e opportunità scientifico-tecnologiche dei Paesi
2. Equità nella cura cioè garantire opportune dotazioni diagnostiche e chirurgiche, dispositivi medicali, farmaci ad ogni bambino malato
3. Dignità nella cura ossia garantire ai bambini e ai loro familiari la possibilità di affrontare la malattia in maniera dignitosa, promuovendo e tutelando i loro diritti, garantendo adeguati servizi di supporto sociale, psicologico, logistico, educativo.
Attraverso lo scambio di competenze ed esperienze, i membri dello IESC si allineano all’Iniziativa Globale per il Cancro Infantile promossa dall’OMS che ha l’obiettivo di raggiungere almeno il 60% di sopravvivenza per i bambini con cancro entro il 2030, salvando oltre un milione di vite e raddoppiando il tasso di guarigione globale.
Si è scelto come punto di partenza per dare avvio ai lavori della giornata di celebrazione dei 18 anni di Fondazione Soleterre la città di Taranto, luogo simbolo della cura del cancro infantile grazie al neonato reparto di oncologia pediatrica e prima linea delle attività dell’organizzazione. Soleterre ha aiutato in 2 anni di intervento decine di bambini malati di cancro e le loro famiglie all’interno del reparto di Onco-ematologia Pediatrica del SS. Annunziata, offrendo sia supporto psicologico, sia sostegno economico per coloro che si trovano in condizioni di povertà oncologica e che per curarsi affrontano ricoveri e terapie oncologiche lontano da casa. Inoltre ha deciso di rafforzare il team medico a disposizione dei bambini malati di cancro inserendo in reparto due medici specializzandi per 5 anni.
Nel ripercorrere questi 18 anni si è partiti dal progetto a Taranto per arrivare a tutte le altre “terre sole” raggiunte da Soleterre: 217 progetti realizzati in 23 Paesi del mondo, cure mediche e sostegno garantito a 37.263 bambini malati di cancro, 140.362 minori, 257.212 tra uomini, donne e bambini, 3 sedi in Italia e 6 nel mondo, 37 volontari, 57 psicologi in prima linea nei reparti pediatrici, durante l’emergenza Covid-19, nelle scuole e nel territorio, 64 milioni di euro impiegati grazie al contributo di 35.700 donatori, 684 aziende, 219 enti e istituzioni e 4 milioni di sms donati. Questi i dati più significativi presentati oggi in conferenza stampa, visibili anche a questo link: https://bit.ly/31nbtA8
Fondazione Soleterre ha dato il suo contributo anche durante la pandemia da Covid-19, scendendo immediatamente in prima linea per fronteggiare l’emergenza. Oltre a rafforzare il lavoro dei propri psicologi nei reparti di onco-ematologia pediatrica in Italia e nel mondo, un team di suoi psicologi è stato attivo fin da subito per garantire supporto psicologico a pazienti Covid-19, loro familiari e personale sanitario impegnato presso i reparti di Pronto Soccorso, Malattie Infettive e Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia. Di questo e di come il Covid-19 abbia impattato nelle onco-ematologie pediatriche in termini di bisogno psicologico ha parlato il Sottogruppo Supporto Psicologico dello IESC appositamente creato per ribadire l’importanza che ricopre la psico-oncologia nel trattamento del cancro.
“Le malattie non trasmissibili, tra cui il tumore, contribuiscono oggi ad oltre due terzi dei decessi in tutto il mondo, rappresentando la causa di morte di 7 persone su 10, e i quattro quinti delle morti si verificano nei paesi a basso e medio reddito. Ogni anno si stima che almeno 300.000 bambini di età inferiore ai 15 anni ricevono una diagnosi di cancro in tutto il mondo, con quattro volte più probabilità di morire per i bambini che vivono nei paesi a basso e medio reddito. Soleterre in questi 18 anni è riuscita a fare la differenza per la vita di migliaia di bambini – afferma Damiano Rizzi, Presidente di Fondazione Soleterre. Ne è la prova venire a sapere che i bambini e le bambine che 10 anni fa abbiamo aiutato a guarire dal cancro e allora non avevano alcuna possibilità di guarigione perché nati in un paese povero, oggi si accingono a diventare genitori a loro volta. Per tutti noi questo è il traguardo più grande. Oggi, con la firma del Manifesto – aggiunge Damiano Rizzi – abbiamo creato una comunità scientifica internazionale che vede membri del Nord e del Sud del mondo impegnati fianco a fianco per l’avanzamento della cura e della ricerca sul cancro infantile”.
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