Francesco era molto scettico e aveva paura ad affidarsi a una delle nostre psicologhe: non era mai stato in terapia, ma era l’unica sua speranza di stare meglio. Viveva in uno stato costante di ansia, era irritabile e nervoso, non dormiva la notte. La sua mente ogni giorno ricordava la terribile esperienza del COVID e la sua lunga ospedalizzazione. Giorni fatti di paura della morte, senso di impotenza, solitudine e terrore di non poter rivedere le persone che amava e a cui voleva bene.
La sua vita poi non era stata facile nemmeno prima di quella tremenda malattia: fin dall’infanzia è stata segnata da eventi difficili e su queste esperienze negative ora c’era anche questo nuovo macigno che schiacciava con il suo peso le certezze e gli equilibri faticosamente raggiunti.
Il supporto psicologico e la tecnica EMDR
Riprendere contatto con il trauma è fondamentale per superarlo e riuscire di nuovo a vedere un proseguo della vita oltre esso. Il supporto psicologico e la tecnica EMDR (una tecnica specifica per la rielaborazione degli episodi e vissuti traumatici) offerti dai nostri psicologi in collaborazione con l’associazione La Pulce Battaglie hanno aiutato Francesco in modo incisivo e rapido.
Quando ha cominciato il suo percorso, la sua vita sembrava sospesa e congelata a quei giorni: la vividezza delle immagini e delle sensazioni corporee che ancora sentiva erano davvero molto forti. Ma “riguardare” insieme le immagini più scioccanti e traumatizzanti ancora impresse nella sua memoria e nel suo corpo, gli ha permesso di elaborare i vissuti emotivi dolorosi per ritrovare sicurezza e serenità.
Col passare del tempo, il racconto si è man mano trasformato da spaventoso e immobilizzante in narrazione di possibilità e salvezza. Il corpo si è fatto sempre meno rigido e meno attivato dall’ansia per accogliere le nuove consapevolezze. Francesco è riuscito dopo i colloqui a dirsi che qualcosa di orribile e tremendo gli era successo ma che l’aveva superato! Le cicatrici, che ha in volto a causa del casco che ha provato a togliersi, gli ricorderanno sempre cosa gli è accaduto, ma oggi riesce a dirsi che è sopravvissuto e che ringrazia i medici di poter ancora abbracciare i figli e la moglie.
Riesaminare la sua esperienza, comprenderla e darle significato gli ha dato nuove speranze e dato un nuovo modo di affrontare la vita. Senza il supporto psicologico tutto questo non sarebbe mai accaduto.
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