Ad un anno dall’inizio della pandemia di Covid-19 in Italia, Soleterre presenta i dati sui risultati del progetto di supporto psicologico rivolto a operatori sanitari, pazienti e famigliari colpiti dal virus, e poi allargatosi anche a bambini e adolescenti in tutta Italia.
Sono stati complessivamente 2.758 le persone che hanno finora beneficiato dell’intervento, di cui 1.437 minori nelle scuole, 168 genitori, 288 insegnanti, 515 membri del personale sanitario, 85 pazienti Covid-19, 83 loro familiari e 182 persone che non hanno contratto il virus o lavorato in reparti Covid-19 ma che hanno subìto le conseguenze psicologiche della pandemia – per un totale di 2.833 colloqui effettuati in 11 mesi – di cui 378 svolti in ospedale, 2.168 da remoto o in presenza su tutto il territorio nazionale e 287 incontri nelle scuole.
In fase di triage ai pazienti è stato sottoposto un test per rilevare la presenza di sintomi trasversali da stress post-traumatico Covid-19 e poter così delineare la tipologia di percorso terapeutico più adatta. Dei 148 test eseguiti ad oggi emerge che il 34% ha sviluppato depressione in forma grave, il 24% ha sviluppato rabbia in forma grave, il 45% ha sviluppato ansia in forma grave, il 24% ha riscontrato alterazioni del sonno in forma grave e il 24% ha fatto uso di sostanze in forma grave.
Il lavoro di Soleterre è reso possibile grazie agli psicologi e agli operatori attivati in prima linea dall’organizzazione, ed è finanziato grazie al supporto di cittadini, aziende e fondazioni che credono nel progetto. Tra le Fondazioni più importanti Soleterre vuole espressamente ringraziare l’elvetica Fondation d’Harcourt, che ha sostenuto l’avvio del Fondo Nazionale Supporto Psicologico Covid-19 nell’estate 2020 e rilanciato l’impegno ad inizio 2021 con l’aumento dei casi su scala nazionale.
“A partire dall’11 marzo 2020, dalla dichiarazione ufficiale di pandemia da Covid-19 da parte dell’Organizzazione Mondiale della Salute, Soleterre ha lavorato per garantire in forma gratuita cure di supporto psicologico di massima qualità a tutta la popolazione italiana, partendo dai pazienti con Covid-19 e dagli operatori sanitari impegnati a salvare le loro vite. Un’esperienza completamente autofinanziata che non è costata 1 euro al Sistema Sanitario Nazionale”, dichiara Damiano Rizzi, Presidente di Soleterre.
“Siamo particolarmente grati a Fondation d’Harcourt per il sostegno al progetto espresso nel 2020 e proseguito a inizio 2021 – continua Rizzi – a testimonianza di come il tema del supporto psicologico nelle situazioni di fragilità rappresenti una priorità per entrambe le organizzazioni”.Gaia Montauti d’Harcourt, managing director: “La Fondation d’Harcourt sostiene da anni progetti ed organizzazioni che mirano a migliorare le condizioni di vita di persone con problemi di salute mentale e le loro famiglie. Le condizioni createsi a seguito della pandemia hanno fatto emergere il bisogno di supporto psicologico sia per famiglie e comunità che si sono sentite vulnerabili per la prima volta, sia per il personale medico in prima linea nella lotta contro il COVID-19. La partnership con Soleterre, di cui fin da subito ci ha positivamente colpito l’approccio professionale e umano, è nata dall’esigenza di rispondere a tali bisogni. La presenza costante del team di Soleterre in ambito ospedaliero anche in condizioni estremamente difficili e la capacità di Soleterre di costruire una rete di supporto psicologico a livello nazionale ha consolidato la nostra stima verso il loro lavoro e la loro organizzazione”.
Il progetto di supporto psicologico di Soleterre è oggi una Rete Nazionale di psicologi e psicoterapeuti che continua ogni giorno ad assicurare ascolto e attenzione a tutta la popolazione in difficoltà economica, emotiva e sociale a causa della pandemia.

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