È quanto emerge dal Dossier 2020 “Salute è giustizia sociale curato da Soleterre”
LA ONG METTE IN RETE 10 OSPEDALI
NEL MONDO DALL’EUROPA ALL’AFRICA COSTITUENDO UN OSSERVATORIO INTERNAZIONALE INFORMALE E UN COMITATO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE EURO-AFRICANO E MULTIDISCIPLINARE
Milano, 5 febbraio 2020 – In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile (che si celebra ogni anno il 15 febbraio) Fondazione Soleterre presenta il dossier 2020 “Salute è giustizia sociale”, una fotografia delle condizioni dell’oncologia pediatrica nel mondo. Il documento contiene i dati del lavoro della Fondazione in Europa e Africa riportando il numero di bambini diagnosticati ogni anno, le principali forme tumorali pediatriche, i tassi di sopravvivenza, il livello di consapevolezza sul cancro e la presenza o meno di Piano Nazionale per l’oncologia pediatrica con i relativi registri dei tumori.
Analizzando i dati raccolti in 5 osservatori (Costa d’Avorio, Italia, Marocco, Ucraina e Uganda) Soleterre indaga, con l’intento di contrastarle, le cause che impediscono l’accesso alle cure sanitarie e le strette relazioni che legano lo sviluppo della malattia alle condizioni socio-economiche.
PAESI A BASSO E MEDIO REDDITO: I BAMBINI MUOIONO PER CANCRO 4 VOLTE DI PIÙ
Dal dossier si evince che il cancro è una delle principali cause di morte per i bambini, con 300.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno nella fascia di età compresa tra 0 e 19 anni. Indagando le relazioni tra malattia, ambiente e condizioni economiche, rispetto all’indice di sviluppo umano, emerge che nei Paesi a basso e medio reddito i bambini malati di cancro hanno una probabilità quattro volte maggiore di morire di malattia rispetto ai bambini nei Paesi ad alto reddito. Questo perché persistono sistemi sanitari deboli dove le spese sono completamente a carico dei pazienti che non se le possono permettere e gli operatori sanitari incaricati delle loro cure mancano di una formazione specializzata in materia di diagnosi precoce e prevenzione.
IL METODO SOLETERRE: AUMENTARE LA SOPRAVVIVENZA CONTRASTANDO LE DISEGUAGLIANZE
Il lavoro di Fondazione Soleterre ha dimostrato che, proprio intervenendo sui fattori strutturali che creano le disuguaglianze, i tassi di sopravvivenza al cancro infantile migliorano: “In Ucraina – ne fa un bilancio il Presidente della Fondazione, dr. Damiano Rizzi – aver lavorato proprio sul miglioramento del funzionamento dei sistemi sanitari e sulla sensibilizzazione della popolazione circa l’importanza della diagnosi precoce e della prevenzione, ha fatto sì che, dal 2007 al 2017, i tassi di sopravvivenza al cancro infantile passassero dal 47 al 64% e in Costa d’Avorio dal 2004 al 2016 passassero dal 9 al 48%. Perché – conclude Rizzi – nel caso del cancro infantile, le probabilità di sopravvivenza aumentano considerevolmente nel momento in cui il cancro viene diagnosticato per tempo e le terapie vengono portate avanti in centri di cura adeguati”.
OBIETTIVO 2020: UN COMITATO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE
La correlazione tra diseguaglianze sociali e cancro è un tema urgente anche per l’OMS che ha dichiarato che l’obiettivo è di raggiungere almeno il 60% di sopravvivenza per i bambini con cancro entro il 2030, salvando oltre un milione di vite e raddoppiando il tasso di guarigione.
Per dare il proprio contributo, Fondazione Soleterre ha costituito un osservatorio internazionale informale sul tema del cancro infantile in Europa e Africa. Per sistematizzare e rafforzare il proprio impegno, per il 2020 ha deciso di dotarsi di un Comitato Scientifico Internazionale euro-africano e multi-disciplinare, che possa coinvolgere i primari medici e gli esperti in diverse discipline in materia di benessere psico-sociale delle 10 strutture con cui Soleterre collabora: in Italia Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia e Ospedale SS. Annunziata di Taranto; in Ucraina Istituto del Cancro di Kiev, Istituto di Neurochirurgia di Kiev e Ospedale Regionale di L’viv; in Costa d’Avorio Ospedale Universitario di Treichville di Abidjan; in Marocco Ospedale dei Bambini di Rabat, Centro Ospedaliero Universitario Mohammed VI di Marrakech e Centro Ospedaliero Hassan II di Fez; in Uganda St. Mary Lacor Hospital di Gulu.
CURE, ACCOGLIENZA E SOSTEGNO PSICOLOGICO A 3.238 PERSONE
Nel 2019 il lavoro di Soleterre si è articolato in 5 Paesi – Costa d’Avorio, Italia, Marocco, Ucraina e Uganda e – grazie ai rapporti di cooperazione allacciati nel tempo con 10 ospedali pubblici e 23 associazioni no profit – ha finanziato l’ampliamento di reparti pediatrici, programmi di ricerca, ma anche corsi di aggiornamento per il personale medico, sessioni di fisioterapia e percorsi di recupero per i minori costretti ad abbandonare la scuola a causa della malattia.
Nel 2019 l’insieme degli interventi dispiegati da Soleterre ha raggiunto complessivamente 3.238 persone, beneficiarie in maniera diretta dei servizi di cura e accompagnamento (1.761 bambini malati, 1.204 familiari e 273 tra medici, infermieri e operatori non sanitari, di cui 202 coinvolti in attività di formazione).
Nell’ultimo triennio è aumentato il numero delle persone beneficiarie dei servizi offerti nelle 3 case di accoglienza di Kiev (Ucraina), Gulu (Uganda) e Abidjan (Costa d’Avorio), passando da 368 a 515 ospiti/anno, mentre alle famiglie più bisognose incapaci di provvedere in autonomia alle cure del figlio malato Soleterre ha assicurato oltre 900 fondi di aiuto d’emergenza, per un valore totale di 412.000 euro. Un importante contributo della Fondazione è stato, anche, quello del sostegno psicologico rivolto a bambini ammalati e ai loro genitori. Il lavoro, realizzato da 14 psicologi in 5 Paesi, è stato indispensabile per aiutare i beneficiari a sopportare il carico di ansia, angoscia e depressione conseguenti alla diagnosi di cancro. L’investimento di Soleterre su questo versante ha fatto sì che le 1.326 sessioni di psico-oncologia fornite nel 2017 si siano più che triplicate, arrivando a un totale di 4.417 nel 2019.
A PAVIA, UNA BANCA NAZIONALE DI FARMACI CELLULARI: 420 UNITA PRODOTTE
Dal 2019 Fondazione Soleterre ha avviato l’attività di ricerca scientifica presso la Cell factory del reparto di oncoematologia pediatrica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. Lo scopo dell’attività è quello di realizzare una Banca Nazionale di farmaci cellulari pronti all’uso per la cura di infezioni da virus patogeni per i bambini immunocompromessi, anche resistenti alla terapia farmacologica convenzionale. In 9 mesi di attività, attraverso la stabilizzazione di un ricercatore, la Cell factory ha preparato e bancato 46 lotti di farmaci cellulari pronti all’uso (per un totale di 420 unità bancate), distribuito 140 unità di farmaci cellulari a 21 pazienti pediatrici e adulti e preparato il primo lotto di farmaco multivirus.
LO SVILUPPO DELL’ONCOLOGIA PEDIATRICA A TARANTO
Nel 2019 Soleterre ha avviato a Taranto 3 progetti come risposta ai bisogni medici e socio-economici identificati nel neo-nato reparto di oncoematologia pediatrica presso l’Ospedale SS Annunziata di Taranto.
SOSTEGNO PSICOLOGICO IN REPARTO: Soleterre assicura la presenza in reparto, ogni settimana per 30 ore, di una psicologa che possa essere di supporto ai bambini e alle loro famiglie dal delicato momento della comunicazione di diagnosi fino a tutto il percorso di cura.
SOSTEGNO ECONOMICO alle famiglie in difficoltà: Soleterre interviene per aiutare quelle famiglie che si trovano in difficoltà economica nell’affrontare i viaggi presso altre strutture più complesse o quei nuclei familiari caratterizzati da condizioni socio-economiche medio-basse, in cui uno o entrambi i genitori hanno perso il lavoro per poter assistere il figlio malato.
RAFFORZAMENTO DEL TEAM MEDICO: grazie alla puntata speciale di Piazza Pulita del 19 dicembre 2019 è stata promossa una raccolta fondi straordinaria che renderà possibile stabilizzare 2 giovani medici e successivamente inserire 2 nuove figure di medici specializzati in oncoematologia pediatrica per rafforzare il team espressamente dedicato ai bambini malati di cancro.
Ufficio stampa Soleterre
Edoardo Caprino – e.caprino@bovindo.it – 3395933457
Giulia Fabbri – g.fabbri@bovindo.it – 345 6156164
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