43 associazioni di rappresentanti di genitori e pazienti di 20 paesi europei tra cui Fondazione Soleterre hanno inviato una lettera al Commissario per la salute dell’Unione Europea, Sig. Vytenis Andriukaitis, perché intervenga urgentemente per migliorare l’attuazione e avviare il processo di modifica del Regolamento sui farmaci pediatrici adottato nel 2007 dall’Unione Europea.
Il Regolamento è finalizzato a soddisfare le necessità terapeutiche dei bambini grazie alla valutazione e all’autorizzazione di nuovi farmaci adatti allo scopo. Ma purtroppo, a 10 anni dalla sua entrata in vigore i risultati nel campo dell’oncologia pediatrica, sono assolutamente insufficienti, con l’autorizzazione di due soli nuovi farmaci destinati alla cura del cancro infantile.
Il Regolamento sui Farmaci Pediatrici impone all’industria di sperimentare anche in ambito pediatrico i farmaci che si prevede di utilizzare per l’adulto: molti bambini hanno potuto beneficiare della norma, ma non certo quelli col cancro.
Questo insuccesso è stato riconosciuto anche dalla Commissione Europea nel suo Rapporto di valutazione dei 10 anni di vigenza del Regolamento, ma nonostante l’ammissione non sono state fatte proposte concrete per emendarlo tempestivamente al fine di migliorare al più presto possibile le cure per i bambini e gli adolescenti affetti dal cancro.
Il cancro pediatrico è un problema di salute pubblica ed è la prima causa di morte per malattia in Europa, con 6.000 giovani vittime ogni anno. La mancanza di accesso a medicinali innovativi è una delle cause principali della staticità dei tassi di sopravvivenza e dell’incidenza di gravi effetti collaterali a lungo termine delle cure sui sopravvissuti. Negli ultimi 15 anni le terapie sono a malapena cambiate e ad oggi solo il 10% dei bambini malati di cancro in fase terminale ha accesso a nuovi farmaci di tipo sperimentale, e nessun accesso all’innovazione per molti significa nessuna speranza.
È inaccettabile che le industrie farmaceutiche possano evitare di sviluppare un farmaco che potrebbe invece favorire la cura di quei tumori pediatrici che presentano somiglianze biologiche con i tumori dell’adulto.
Bisogna agire subito!
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