Scattata la pandemia, abbiamo da subito avvertito la necessità di non abbandonare il Policlinico. I medici e gli operatori sanitari infatti si sono ritrovati a lavorare giorno e notte in condizioni estreme, affrontando un forte carico di stress, e non potevamo lasciarli soli.
Per questo motivo, abbiamo attivato immediatamente un team di 14 psicologi in supporto non solo del personale impiegato al Policlinico, ma anche dei pazienti COVID e dei loro famigliari. Siamo stati in prima linea con loro nei reparti di Pronto Soccorso, Rianimazione e Malattie Infettive, istituendo anche un servizio gratuito di ascolto a distanza in video-conferenza o chiamata per i parenti dei ricoverati.
Oggi, seppure i ricoveri in terapia intensiva non abbiano più i numeri spaventosi iniziali, il Coronavirus sta lasciando segni profondi in coloro che ne sono stati coinvolti emotivamente. Per fronteggiare quella che è ora un’emergenza psicologica, abbiamo lanciato un Fondo nazionale per il supporto psicologico COVID-19 per aiutare coloro che sono stati ricoverati per il virus e i loro famigliari, nel caso stiano incontrando problemi economici o psicologici derivanti dalla malattia.
Nell’ambito di questo Fondo, abbiamo avviato il progetto Rientro a scuola dedicato appunto alle scuole, con l’IC di Corso Cavour a Pavia, il cui obiettivo è garantire a studenti, docenti e genitori un adeguato supporto psico-emotivo durante il periodo scolastico.